Talvolta capita di incontrare gente colorata.
Anche il Bianco e Nero è una tonalità.
Anche il Bianco e Nero è una tonalità.
Ti accorgi subito se il colore è uno stato autentico, una maschera, un salotto o un l'improvvisazione di un qualcuno che vibra nel cambiamento.
Veramente.
Il colore si mescola dentro.
Colori primari innanzitutto. Rosso, blu e giallo.
Poi i loro parenti : figli, fratelli, sorelle, compagni di tonalità.
Apre la porta ed esce da solo a fare due passi
nelle strade, fra altra gente, seduto sui banchi di scuola o in cattedra.
Il colore ti osserva, riflette l'umore dei tuoi passi, del cuore e della mente.
Potresti provocarlo.
Potresti avergli chiesto di cambiarti.
perchè in questo momento non sai proprio chi sei e hai urgenza che lui ti riveli.
Sai solo chi vorresti essere.
O chi non vorresti diventare.
In realtà una definizione di sè, a questo livello forse è puramente accessoria.
Quando si tratta ancora di un gioco, vestirsi o travestirsi conserva la freschezza di un racconto picaresco.
Poi la tentazione di definire e definirsi a volte prende il sopravvento.
Giudicare. Tirare le proprie conclusioni, richieste o no. Delimitare spazi.
Io sono questo. Tu sei quest'altro.
perchè c'è sempre un motivo, se oggi preferisci il contrasto all'accordo cromatico.
Domani lo shock all'equilibrio.
Ma è un momento instabile. Come la temperatura corporea.
Come lo stato del cielo.
In realtà quello che serve è esserci.
Quanto basta a riconoscersi un poco.
E incontrare negli altri la stessa elasticità.
Come in un giorno di primavera.
Che chiede indulgenza per la sua volubilità.
Richiede una seria e cocciuta allegria,
il vestirsi.
Riconoscersi, anche.
Come in un giorno di primavera.
Che chiede indulgenza per la sua volubilità.
La giacca è come una copriteiera sopra un bricco, la t-shirt è l'involucro di una caramella alla frutta, il bordo del vestito rimbalza sul ginocchio come un refrain, sottovesti frusciano sotto la gonna di taffetà
verso idee che rapiscono i sensi e fanno saltare in aria l'intelletto.
Vestirsi è un'azione pensata, a volte un impulso.
Spogliarsi, anche.
E' la buccia della cipolla
la veste del chicco di grano
il pelo del gatto
E' un'esclamazione. Una domanda.
La risposta. Un'affermazione lapidaria o estemporanea.
Un sussurro. Un grido .
L'eco in una valle o in una stanza.
E' un messaggio nascosto dentro ad una bottiglia.
E' una dichiarazione di libertà.
Richiede concentrazione, talvolta un'abile, spudorata noncuranza,
una dedizione allegra.
Desiderio.
il vestirsi.
Riconoscersi, anche.
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