lunedì 24 giugno 2013

It's a Man's world











Uomo. E certo. Gran parola.
Primo piano.
Sequenza di scelte. Fiume di pensieri.
Chi sei ?
Dove vai ?













Come vuoi che ti veda ?
Ad un tratto cambi tono della voce
Hai dei fiori con te.
Tatuati, scelti da un bouquet, raccolti in un campo.
Ma non sono per me.














Il perimetro di una t-shirt con una scritta improbabile,
sono i confini fra te e il resto del mondo.














Cosa importa dei calzini.
Corti o lunghi.
Annosa questione.
Fai come ti pare, una buona volta !















"Eppure sembra un uomo
vive come un uomo
soffre come un uomo
è un uomo.















Nasce fragile e incerto
poi quando ha la ragione
si nutre di soprusi e di violenza
e vive e non sa il perché della sua esistenza.























È così compromesso
con ogni compromesso
che oramai più nulla né sente né vede
e il compromesso è l'unica sua fede.




















Eppure sembra un uomo
vive come un uomo
soffre come un uomo
è un uomo.











Sul muro c'era scritto:
"alzateci il salario!"
l'ha cancellato un grande cartellone
con scritto: "Costa meno il mio sapone"











Hanno arrestato un ragazzo
che aveva rubato due mele...
vi prego, fate un po' di beneficenza
sarete in pace cosi con la vostra coscienza.















Eppure sembra un uomo
vive come un uomo
soffre come un uomo
è un uomo.













In ditta c'è un salone
lavorano mille persone…
per me è già difficile la vita in due
e credo che prima o poi ci divideremo.













Mio padre è mio padre
mio padre è un brav'uomo
mio padre tratta tutti da cretini:
i vecchi bisogna ammazzarli da bambini.

Eppure sembra un uomo
vive come un uomo
soffre come un uomo
è un uomo?
È un uomo!"
                                        Giorgio Gaber

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